Copertina cartonata sporca e ingiallita usurata al dorso e ai margini. Tagli e pagine sporchi di polvere e ingialliti con barbe. Pagine intonse. Cucitura allentata.
Copertina: in brossura ingiallita lievemente con margini lievemente stanchi. Pagine testo: ingiallite lievemente. Interno in ottime condizioni. XIII 306 p. ; 21 cm
Copertina: in cartoncino uso tela. Legatura: editoriale. Pagine testo: ingiallite lievemente. Sovraccoperta: plastificata con alette informative, con lievi strappi. Interno in ottime condizioni. Collana La nuova frontiera.
Copertina: in brossura con alette brunita con segni d'usura ai margini sporca lievemente. Pagine testo: ingiallite brunite ai margini. Interno in ottime condizioni.
Copertina: in brossura, sporca lievemente. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini. Interno in ottime condizioni. Collana Spiritualità senza frontiere.
Copertina in cartonato. Sovraccoperta plastificata illustrata alette informative. ià attribuita al tre volte grande ( trismegistos appunto) Ermes - il dio della scrittura dell'astrologia e dell'alchimia che risulta dall'associazione presente sin da Erodoto della divinità greca con l'egizio Thoth - essa è ritenuta antica quanto se non più di Mose e interpretata come prefigurazione del Cristianesimo. In realtà la redazione dei testi sembra risalire ai secoli fra il I e il IV della nostra èra mentre una parte l'Asclepius - un trattato di magia che riporta le pratiche dei sacerdoti egizi - circola già nel Medioevo occidentale nella traduzione latina ritenuta di Apuleio. Ma nel 1460 l'originale greco giunge nelle mani di Cosimo de' Medici che ordina subito a Marsilio Ficino di dimenticare Platone e dedicarsi al Corpus. Ficino completa l'opera nell'aprile del 1463 e riceve come compenso una villa a Careggi. Nel Seicento la paternità e la vetustà dell'opera sono infine demolite a colpi di filologia da Isaac Casaubon. Per secoli però la sua influenza è fondamentale: da Pi