Copertina in cartonato. Sovraccoperta plastificata illustrata alette informative. ià attribuita al tre volte grande ( trismegistos appunto) Ermes - il dio della scrittura dell'astrologia e dell'alchimia che risulta dall'associazione presente sin da Erodoto della divinità greca con l'egizio Thoth - essa è ritenuta antica quanto se non più di Mose e interpretata come prefigurazione del Cristianesimo. In realtà la redazione dei testi sembra risalire ai secoli fra il I e il IV della nostra èra mentre una parte l'Asclepius - un trattato di magia che riporta le pratiche dei sacerdoti egizi - circola già nel Medioevo occidentale nella traduzione latina ritenuta di Apuleio. Ma nel 1460 l'originale greco giunge nelle mani di Cosimo de' Medici che ordina subito a Marsilio Ficino di dimenticare Platone e dedicarsi al Corpus. Ficino completa l'opera nell'aprile del 1463 e riceve come compenso una villa a Careggi. Nel Seicento la paternità e la vetustà dell'opera sono infine demolite a colpi di filologia da Isaac Casaubon. Per secoli però la sua influenza è fondamentale: da Pi
Rilegatura non originale in cartoncino con dorso in similpelle. Piccolo buco sul dorso. Fioriture sparse. Pafine fortemente ingiallite. Angoli delle pagine 239/244 mancanti per bruciatura
Copertina rigida in buone condizioni con sovraccoperta solo leggermente ombrata che presenta lievi segni d'uso ai margini taglio regolare imbrunito pagine pulite imbrunite in buone condizioni