Legatura editoriale. Copertina plastificata. Sovraccoperta con alette con lievissimi segni d'usura. Paginazione brunita. Interno in ottime condizioni.347 p. [16] p. di tav. : ill. 23 cm
Copertina plastificata opaca con alette informative. Tagli sporchi e ingialliti in modo lievissimo e pagine integre, con sottolineature in matita al testo, ma non numerose.
Copertina in tela con titolo dorato al dorso. Sovraccoperta cartonata ingiallita e leggermente usurata. Tagli sporchi di polvere pagine ingiallite con gore.
Buono stato. Rilegato. Le pagine sono ingiallite con un'annotazione in penna nelle pagine ad occhietto. La sovraccoperta è molto ombrata e sporca con piccoli tagli sul dorso.
Dalla Biblioteca Universale Rizzoli introduzione di Giorgio Bocca traduzione di Camillo Pellizzi. Volume brossurato con copertina flessibile cartonata in buone condizioni i tagli sono regolari ed ingialliti come le pagine che risultano ben fruibili salda la legatura.
Legatura: editoriale. Copertina in cartonato plastificato color bianco. Sovraccoperta plastificata alette informative. Lievissime tracce di sporco sul taglio superiore. Formato 20 x 12 50 Perché mentre si discute di tagli dolorosi alla spesa pubblica per risanare i conti dello Stato nessuno propone di cominciare a tagliare l'odiosa rendita parassitaria dei nullafacenti? Il 24 agosto 2006 dalle colonne del Corriere della Sera Pietro Ichino lancia una proposta che scuote il mondo politico e sindacale. Chiave di volta del progetto è l'istituzione di organi indipendenti di valutazione (0IV) capaci di stimare l'efficienza degli uffici pubblici e dei loro addetti per consentire il licenziamento nei casi più gravi ma anche l'aumento delle retribuzioni dei dipendenti che lavorano per due. Intanto al forum del Corriere arrivano in un giorno e mezzo 1500 interventi tra cui molte istantanee di nullafacenti ritratti dal vivo: dall'impiegata che timbra il cartellino e poi va dal parrucchiere al funzionario sano come un pesce che usa prendersi la malattia tutte le volte che torna al paese al professore semianalfabeta. In questo libro Pietro Ichino oltre a spiega