Collection d'etudes de documents et de temoignages puor servir a l'historie de notre temps. Copertina flessibile ombrata e molto rovinata dal tempo. Taglio irregolare con barbe. Pagine ingiallite con cucitura compromessa.
Condizione buona. Copertina con lievi segni d'uso ai margini e gore. Sguardia con dedica a penna e gore. Frontespizio pagine di testo e tagli lievemente ingialliti.
Disamina della società e dell'uomo a lui contemporanei. Brossura editoriale brunita e con usuali segni del tempo interno ingiallito ma buono. In prima pagina firma di proprietà.
Legatura: editoriale. Copertina in cartonato plastificato. Sovraccoperta plastificata illustrata Alette informative. Taglio ombrato lievi tracce di sporco su quello superiore. Alla fine del 1995 l'Italia è in mano al governo tecnico di Lamberto Dini promosso dal presidente Scalfaro e appoggiato da forze politiche eterogenee. Un esecutivo a scadenza e senza maggioranza si trova alle prese con questioni delicate quali approvare la finanziaria o studiare una par condicio aggiornata ed efficace. Eppure in qualche modo l'interregno di Dini fa comodo a entrambi gli schieramenti in cerca di assestamento. Quando nell'aprile del '96 si torna alle urne a uscirne vincitore è il centrosinistra. L'Ulivo ottiene una larga affermazione al Senato ma gli serve l'appoggio esterno di Rifondazione comunista per raggiungere una salda maggioranza alla Camera. Prodi si trova nella stessa situazione vissuta da Berlusconi: tenuto sotto scacco da alleati minoritari che con un pugno di voti influenzano l'azione di governo. Con un'instabilità che pare ormai patologica e sembra condannare di nuovo la politica italiana alla stasi la tanto attesa Seconda Repubblica palesa tutti