Tomo secondo del volume solido e compatto in copertina rigida cartonata piccolo segno di compressione al piatto posteriore. Gli interni si presentano in perfette condizioni pagine color avorio come da origine integre assenti tracce di consultazione. Tagli regolari impercettibili velature di polvere in testa. Rilegatura intatta. Molto buono.
Copertina rigida. Piatto posteriore molto macchiato. Piatto anteriore leggermente macchiato. Scritta a matita sulla prima pagina. Pagine ingiallite con lievi fioriture. Tagli con gore e scuriti. Interno comunque in buono stato e perfettamente leggibile.
Ristampa della Seconda edizione. Nella Collana Commentario del Codice Civile a cura di Antonio Scialoja e Giuseppe Branca. Numerato 556. In copertina flessibile cartonata brunita.Agli interni pagine indorate tagli non rifilati rilegatura salda e unita.Buono.
Copertina: cartonata, con margini lievemente stanchi, sporca lievemente. Taglio: irregolare in modo lieve, ingiallito. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini
completamente foderata in carta pecora segni d'uso ai margini titoli e fregi in caratteri dorati impressi sul dorso. Taglio normalmente brunito. Frontespizio con titoli e barre in rosso e nero splendida immagine xilografata con doppio stemma nella parte inferiore gore numerose e ampie anche sul rispettivo sguardo. Pagine in pergamena a doppia colonna con i caratteristici segni del tempo con molte pagine fortemente ombrate ma il testo rimane perfettamente leggibile. Formato 39 x 25 Esemplare ottimo e rarissimo forse unico della magnifica edizione dell'editore modenese. Jacques Cujas italianizzato in Jacopo Cuiacio (Tolosa 1522 ¹ Bourges 1590) è stato un giurista francese. Proveniente da una famiglia di origini modeste iniziò l'insegnamento universitario nel 1547 alla Facoltà di diritto dell'Università di Tolosa concludendo la carriera nel 1590 a Bourges ove aveva insegnato altre due volte (nel 1555-1557 e nel 1559-1560). Dal 1566 al 1567 insegnò a Torino mentre in altre due occasioni fu docente a Valenza (1557-1559 e 1567-1575). Membro di spicco della Scuola culta francese contrastò apertamente Bartolo da Sassoferrato pri