Copertina in brossura brunita sporca lievemente con lievi segni d'usura. Taglio sporco. Paginazione brunita. Sguardo superiore con firma di appartenenza. Interno in ottime condizioni.
In copertina rigida similpelle blu titolo e fregi al dorso in perfette condizioni. Agli interni pagine ottimamente preservate lievissimo inizio di indoratura ai margini esterni tagli regolari rilegatura salda e unita. Testo latino a fronte.Testo criticamente riveduto e apparati scritturistici a cura di Manlio Simonetti. Traduzione di Giocacchino Chiarini. Commento a cura di Luigi F.Pizzolati Paolo Siniascalco. Molto buono.
Dalla Collezione "La parola e le parole" a cura di Laura Santoro Ragaini. Volume rilegato con copertina morbida in similpelle bordeaux con sovraccoperta con bandelle in ottime condoni i tagli sono regolari e puliti come le pagine prive di segni e ben fruibili.
Copertina: in mezza pelle. Dorso: con impressioni in oro. Nuova rilegatura di pregio in mezza pelle con impressioni in oro al dorso. Grande formato. Due volumi. Segni d'uso non rilevanti. Fioriture e macchie d'umidit�. Complessivamente in buono stato di conservazione. Ambrogio Calepio (detto Calepino) il cui nome di battesimo era Giacomo (ma universalmente conosciuto come Ambrogio) era figlio naturale del conte Trussardo di Calepio e di Caterina de Bucellenis[2] di ricca e nobile famiglia di Bergamo in
Libro con copertina cartonata plastifica morbida. Il libro usato come nuovo all'interno non presenta nessun difetto ne imperfezione. Ha una piccola macchia esterna al libro.