Condizioni accettabili. Copertina flessibile con macchie e segni d'uso. Dorso usurato. Tagli sporchi con bruniture. Pagine ingiallite con macchie e scritte a matita in alcuni casi.
tascabile copertina con alette informative usurata e lacerata dal tempo e un pochino slegata sul dorso taglio delle pagine irregolare in spagnolo come in foto
Buone condizioni: libro in buono stato copertina flessibile in buono stato tagli ingialliti pagine ingiallite ma di buona fruibilità timbro all'interno del libro
Copertina flessibile leggermente ombrata che presenta dei segni d'uso ai margini e uno strappo sul dorso taglio regolare imbrunito pagine pulite imbrunite
Legatura: editoriale. in cartoncino color azzurro lievissime tracce d'uso e di sporco alette informative. Taglio leggermente brunito soprattutto il superiore con tracce di sporco. x Formato 22 x 14 Si può dire che questo libro segni il più importante sviluppo della psicologia analitica dopo la morte di Jung. James Hillman vi ha messo in questione l'anaílisi stessa con una radicalità e una consequenzialità che sconvolgono e scalzano ogni possibile routine delle varie scolastiche (junghiane non meno che freudiane). Dopo che per decenni l'analisi ha preteso di sezionare il mito qui per la prima volta ci si chiede: qual è il mito che sta dietro all'analisi e la determina nel profondo? Se leggete Il mito dell'analisi vi trovate oltre l'analisi grazie all'analisi si capisce perché soltanto Freud e Jung e tutti i loro precursori e seguaci hanno restituito la mitologia all'anima e ricostituito la mitologia dell'anima. A ogni modo l'immaginazione neoplatonica di Hillman non può più soddisfarsi della terapia analitica. In epigrafe alla prima parte del suo libro egli cita un passo da una lettera di Keats dove il mondo è
Copertina in brossura con alette sporca brunita lievemente con segni d'usura. Sguardi con fioriture con appuntin scritti a matita. Paginazione brunita con sottolineature a matita. Taglio con fioriture.