Condizioni mediocri. Copertina flessibile con macchie strappi e segni d'uso. Dorso danneggiato e usurato. Tagli rovinati con bruniture. Pagine ingiallite. Scritte a matita su alcune pagine.
Brossura editoriale in carta. con titolazione nel dorso. Dorso fortemente usurato ingiallito scolorito con forte usura alla cima e macchia al centro. Piatto anteriore fortemente ingiallito usurato con fioriture e margini lacerati. Piatto posteriore scolorito ingiallito e margini tagliuzzati. Cerniera interna semistaccata. Tagli e pagine fortemente e completamente ingialliti.
Legatura artigianale moderna. Copertina in cartonato telato. Taglio irregolare. Pagine in pergamena. Scritta sul margine superiore dell'occhiello cancellata. Interno pagine con evidenti segni del tempo Formato 20 x 13 50 Il testo è composto di 12 capitoli sulla geometria e un "liber unicum ex Archimede". Gesuita dal 1629 nel 16311635 studiò matematica fisica e logica a Lovanio. Fra i suoi maestri vi furono Gregorio di San Vincenzo e François d'Aguilon. Insieme con Guldino e Bettini si impegnò nella stessa missione: screditare e indebolire il metodo degli indivisibili. La sua opera più influente fu Cylindricorum et annularium libri (1651) in cui spiegava come un punto mobile produca una curva nonché la teoria di area e volume. Morì di tisi nel dicembre 166