Copertina: in mezza pelle. Volume perfetto. Cofanetto cartonato difettoso. Collana enciclopedica "L'Arte nel Mondo". Illustrata con foto a colori e in bianco e nero di grande livello. Autori di fama. Testo di riferimento.
Solo Vol. 1. Collana Oscar Studio Mondadori. Prima edizione. Copertina flessibile ombrata cucitura compromessa e pagine leggermente ingiallite con segni in matita a margine testo.
Buono stato. Brossura editoriale ombrata. Pagine ingiallite. STORIA (cod. mag: MA - 1870) Storia F Braudel Scritti sulla storia O Mondadori 1973 Storia
Dalla Collana in edizione speciale per Il Giornale "Biblioteca Storica" n39 traduzione di Andrea Zambrini. Volume rilegato con copertina rigida in cartonato sovraccoperta con alette informative in ottime condizioni i tagli sono regolari e puliti come le pagine prive di segni e ben fruibili ottime le condizioni generali.
Libro usato in buone condizioni Pagine ingiallite lievemente Taglli regolari impolverati Copertina rigida. Sovraccoperta con alette informative con segni d'uso
il libro fa parte della collana Biblioteca Storica si presenta con una sovraccoperta plastificata con alette informative; le pagine di testo non riportano segni di scrittura o altri segni d'uso sono perfettamente leggibili
Condizioni discrete: copertina integra tagli ingialliti dal tempo pagine ingiallite dal tempo ma di ottima fruibilità illustrazioni e fotografie all'interno
Copertina cartonata con segni d'uso, sporca. Volume facente parte dell'Opera Omnia di Alfredo Oriani (1852-1909) a cura di Benito Mussolini. Le opere di Oriani spaziano dal romanzo ai trattati di politica e di storia, dai testi teatrali agli articoli giornalistici, sino alla poesia. Dopo la fine della Grande Guerra il fascismo si appropriò del pensiero di Oriani e tese a valorizzarlo e a diffonderlo con la pubblicazione, negli anni '30 del novecento, delle opere complete, edite in 30 volumi da Cappelli. Quest'opera venne curata da Benito Mussolini. Apprezzamento per il pensiero di Oriani venne anche dal Gramsci dei Quaderni: egli, riflettendo sulla mancanza in Italia di una letteratura nazional-popolare, vedeva in Oriani uno dei pochi autori italiani consapevoli di questa esigenza.